Il coraggio del single

4 Apr

Quando si pensa al mondo dei single trentenni la maggioranza delle persone pensa a una vita di bagordi. Feste, viaggi, alcool, sesso, party all night long. Questa maggioranza è formata da persone che da single forse hanno passato 6 mesi, massimo un anno.

Questo mondo meraviglioso esiste davvero, ma devi essere single a 20 anni.

Allora sì che il cuore cicatrizza relativamente in fretta, sì che il limone ti aspetta dietro l’angolo, sì che hai tutto da scoprire, sì che devi essere single.

Poi ti innamori, magari ti innamori tanto, e se ti va male intorno ai 25/26 ritorni single.

Che poi non è così male tornare single a quell’età. Hai una consapevolezza di te diversa, anzi, prima non avevi proprio consapevolezza.

Quel periodo da solo davvero ti può essere utile a scoprire cose di te, a chiudere i conti in sospeso che avevi con te stesso e puoi impostare un futuro che ti calzi meglio addosso.

Poi quel periodo raggiunge l’anno. Poi il secondo anno. Poi il terzo.

Io sono arrivata a festeggiare i miei 5 anni da single a gennaio.

In questi 5 anni non so quante volte ho sentito la frase: “Non riesco a spiegarmi come mai sei sola”. Eh, caro, manco io.

Naturalmente, a questa frase, ognuno da una sua spiegazione, tra cui i pezzi forti sono:

“La gente è scema, tu sei così figa”

“Non hai un ragazzo perché non lo vuoi”

“Se smetti di cercare, l’ammmore arriverà quando meno te lo aspetti”

“Sicuramente sei sola perché dovevi risolverti delle cose tue e non eri pronta”

“Ti fissi con le persone sbagliate, perché in realtà hai paura”.

“Perché non ti iscrivi a dei corsi che ti interessano, magari conosci qualcuno davvero adatto a te”.

Ecc ecc ecc

Sicuramente c’è della verità in ognuna delle frasi, ma sinceramente a me pare che molto semplicemente io ho avuto un sacco di sfiga.

Detto questo, da single, posso parlare di una cosa che, se non sei single da molto, nessuno può capire.

NON E’ TUTTO ROSE E FIORI

In questi 5 anni io ho affrontato le mie paure, risolto i miei piccoli/grandi drammi interiori, combattuto battaglie grandissime. Ho ripreso gli studi, sono andata a vivere da sola, ho viaggiato, ho conosciuto nuovi amici e soprattutto ho trovato un mio equilibrio fantastico.

Ma non dimentico mai una cosa:

La solitudine è una bestia tremenda e ci va un sacco di coraggio per non farsi buttare a terra.

Ogni fine giornata, non importa se sia stata una giornata di merda, o media, o una giornata da festeggiare. Io apro la porta e a casa non c’è nessuno ad abbracciarmi e a dirmi che si risolverà tutto, nessuno che mi cazzia perché non ho portato sotto la spazzatura, nessuno che apre una bottiglia di vino perché ho passato 3 esami in meno di un mese.

Al massimo posso contare su di un sms di mia madre, che resta sempre la mia più grande fan. E per festeggiare aprirò una birra e regalerò una scatoletta di quelle buone alla gatta.

Poi arriverà agosto, e se tutto ti va bene le tue ferie coincideranno con quelle della tua amica single pure lei. Altrimenti penserai che i Perturbazione avevano ragione e che Agosto è veramente il mese più freddo dell’anno.

E’ vero, ci sono gli amici. Che siano sempre superbenedetti, che io li amo tantissimo. Ma loro hanno la loro vita e quel vuoto non potranno mai riempirtelo

In questi anni ho visto fidanzamenti, matrimoni, nascite. E io sempre qua, ferma. Come se il tempo andasse avanti per tutti, ma per me solo in parte.

E affrontare questo tutti i giorni, richiede un sacco di coraggio

Ci va un sacco di coraggio a coricarsi in un letto che dall’altro lato è vuoto ogni sera ed è vuoto ad ogni tuo risveglio.

Ci va un sacco di coraggio ad affrontare tutte le 52 domeniche del calendario.

Ci va un sacco di coraggio a non lamentarsi, a lottare per avere il tuo equilibrio, e ad essere felice per l’amore altrui. Perché fidatevi, sarebbe molto più facile essere invidiosi.

Ci va un sacco di coraggio a ridere perché l’unica a mandarti un sms a San Valentino è tua madre (e solo perché è il tuo onomastico)

Ci va un sacco di coraggio a continuare a pensare che il lieto fine arriverà anche per te.

Ci va un sacco di coraggio a non odiare il mondo dopo l’ennesima relazione neanche iniziata e già finita malissimo.

Ci va un sacco di coraggio a non accontentarsi.

Spero di non essere scaduta nel patetico, perché in realtà, tutto questo sforzo quotidiano, mi fa sentire come se portassi una bella corona di dignità sulla capoccia. E tante volte mi do le pacche sulle spalle da sola.

Io ho smesso di aspettare, ho smesso di cercare e ho anche smesso di martellarmi le palle con infinite domande su me stessa. Sto qua e penso a me, alle mie cose e vado avanti, convinta che in questa cosa dell’amore ci credo ancora tantissimo.

Ogni giorno mi sveglio guardo il telefono (senza messaggi quasi sempre) e inizio la mia battaglia contro quella schifezza di solitudine.

Sono fiera di poter dire che la maggior parte dei giorni vinco io.

23 Risposte to “Il coraggio del single”

  1. michiamoblogjamesblog 4 aprile 2014 a 21:33 #

    Massimo rispetto

  2. Federico 5 aprile 2014 a 12:11 #

    Passato per caso, il coraggio è la capacità di trasformare la paura in opportunità..e tu, mi pare di capire, di coraggio ne hai da vendere!in bocca al lupo!

  3. Claudia 5 aprile 2014 a 12:43 #

    Complimenti per il post!
    Per rispondere alla tua domanda – a cui, forse forse, nel frattempo, ti sei risposta da sola – no, non sei scaduta nel banale.
    Troppa gente , sia nella vita di coppia che in quella di single, come poi in tutte altre cose, esamina solo un lato della medaglia e, da fuori, sembra tutto fighissimo quando poi invece magari in quella situazione non si reggerebbe un giorno.
    Ti auguro tanta fortuna e un po’ meno solitudine nel futuro!
    Claudia

  4. fango 5 aprile 2014 a 13:50 #

    di patetico non ho trovato proprio nulla, anzi.

  5. Giovanni Bonenti 5 aprile 2014 a 14:20 #

    Da persona che è stata single la maggior parte della vita, condivido e comprendo. Ma essendo un (bel) po’ più vecchio di te ti dico che è una battaglia che vale la pena di combattere, perché la solitudine, una volta domata diventa una risorsa, un rifugio, una protezione. E ti aiuterà ad ascoltarti in modo da realizzare ciò che veramente desideri, e da capire quali compromessi vale la pena di fare. E soprattutto ti insegnerà a voler veramente bene a te stessa, condizione indispensabile per voler bene agli altri in maniera sana.
    Un abbraccio di cuore.

    • lezionidiparlo 8 aprile 2014 a 13:28 #

      Che belle parole Giovanni, grazie.
      Me lo prendo tutto questo abbraccio!

  6. Valegex 5 aprile 2014 a 18:31 #

    Ho letto questo post per caso, citato da non so quale “amico” di facebook.
    Mentre leggevo ad un certo punto mi sono fermata, ho pensato “ehi ma non è che è un tuo post del tuo blog, Vale?” Ho iniziato a ridere quando parli degli auguro del 14 febbraio… anche io lo festeggio sempre.. siamo omonime (ed è stata mamma a regalarmi un vasetto con delle roselline).
    Io sono single da 13 anni e in tutto questo tempo non posso nemmeno vantare chissà quali relazioni da ricordare. Vivo da sola da 26 mesi e capisco quando torni a casa e non trovi nessuno, io parlo alle mie piante che sono belle floride, sembra faccia loro bene!
    La cosa che io trovo più faticosa è il trovarmi a tu per tu con la tavola apparecchiata per uno. Lì si ogni tanto prevale lo sconforto, ma mi rallegro di non dover rendere conto a nessuno dei miei orari dei pasti. Poi penso a quando a lavoro a pranzo con i colleghi preferirei 100 volte essere sola piuttosto che sentire certi discorsi! 😉

    Ti aggiungo alle mie letture quotidiane.
    Grazie per queste parole.
    Valentina

  7. mara 7 aprile 2014 a 17:17 #

    questo post ha creato una divertente discussione nella pausa pranzo dell’ufficio. Ho riso di gusto durante tutta la prima parte del post, non mi trovo concorde invece sulla seconda parte. Non credo ci siano situazioni privilegiate, credo ci voglia anche molto coraggio a stare in coppia e ad avere una famiglia. In realtà ci vuole molto coraggio per essere felici, in coppia o single, perchè siamo tutti bravissimi ad essere infelici.

    Ho 41 anni e sono single da 6, il coraggio è quello di essere persona indipendentemente dallo status.

    • lezionidiparlo 7 aprile 2014 a 17:41 #

      Mara, sono perfettamente d’accordo con te: ci vuole molto coraggio a trovare il proprio equilibrio individuale, ed è questa la chiave di tutto. Non è sicuramente facile gestire un rapporto di coppia, ma volevo far capire, principalmente a chi non hai mai provato la nostra situazione, che anche la vita in solitaria non è sempre una passeggiata e che se non sei abbastanza coraggioso la solitudine ci mette un attimo ad incupirti.

      • mara 7 aprile 2014 a 18:13 #

        verissimo!!

  8. Veronica Montini 7 aprile 2014 a 21:50 #

    Tutto verissimo. Oggi sono davvero triste.

  9. Max Grosso 8 aprile 2014 a 17:44 #

    Post bellissimo, complimenti !
    Hai saputo cogliere in pieno l’essenza del single “cronico”. Io lo sono da una vita e condivido quello che scrivi. La credenza che per i single sia tutto rose e fiori è molto diffusa, specie tra coloro che lo sono stati per poco tempo.
    Personalmente non mi spaventa la solitudine e di certo preferisco lo status di single a quello di ” … metà di una coppia nata per evitare la solitudine o perché “andava fatto”, nella quale i silenzi superano di gran lunga le parole e dove non si ride mai e magari ci si tradisce pure come se fosse normale.” come scrissi una volta in uno mio post intitolato “non voglio diventare”.
    Ti faccio un grosso in bocca al lupo !
    Max.

  10. andoutcomesthegirl 26 Maggio 2014 a 12:46 #

    Come ti capisco. Mi ha fatto sorridere la frase “Poi ti innamori, magari ti innamori tanto, e se ti va male intorno ai 25/26 ritorni single.” perchè è quello che è successo a me, quasi, ed è un pò triste perchè in effetti sei lì lì vicino al 30..il tempo passa e non succede niente di nuovo, pensi che non conoscerai nessuno di nuovo che porti qualcosa di diverso nella tua vita..Io mi preoccupo del fatto che dovrò ricominciare tutto da capo e, sinceramente, non ne ho molta voglia.
    Single da quasi 2 anni.

  11. Alone 21 settembre 2017 a 00:25 #

    Mi hai letto nel pensiero. ..e nell anima….ci vuole coraggio e tanta forza..a volte troppa ..spero che tua abbia trovato la tua meta’… io continuo la mia lotta ..molte cicatrici. .qualche livido…ma resisto

    • lezionidiparlo 21 settembre 2017 a 20:22 #

      Ciao! è passato un po’ di tempo da quel post, ma le cose sentimentalmente non sono cambiate…ma non si molla mai, anzi! buona resistenza

  12. amleta 12 febbraio 2021 a 13:48 #

    Avevo un amico che conobbi quando era fidanzato con una ragazza con cui aveva un rapporto fraterno e non di coppia. Poi lasciò la ragazza, visto che neanche si vedevano mai, e divenne single. In effetti all’inizio era euforico e andava in guro coi suoi amivi e la sera usciva. Poi, dopp alcuni mesi, iniziò a fare discorsi tristi della serie ” Cosa ho che non va? Perchè hanno tutti una fidanzata nel loronpaese e io no?… ” E continuò di questo passo. Poi inizió a sistemare e riordinare casa sua, chiudendo le sue collezioni dentro grandi armadi, credendo che le ragazze non amassero vederr tutte quelle cose ammassate. Poi si tagliò i capelli, s’iscrisse in palestra ma continuò a non conoscere nessuna. Finí col fare le nottate bevendo vino e guardando film anni 80. Poi gli capitò una tipa divorziata ( che non era per niente il suo tipo) e si mise con lei, non per amore ma solo perchè era stufo di lavare piatti, spolverare casa e guardare i film da solo. Ovviamente lei era passiva e remissiva e divenne la sua cameriera personale. Spero che tu non incontrerai mai un uomo del genere perchè una persona che non ama se stesso, e non ama neanche gli altri, è una persona arida, spesso anaffettiva, e soprattutto non si premura di capire veramente il motivo della sua solitudine ( visto che nessun tipo di psicologo gli andava a genio ma tutti facevano schifo). A volte poi se una da dei consigli chi dovrebbe seguirli non li segue e allora si prende le conseguenze. Per esempio io gli dissi di iscriversi ai corsi di cucina e di ballo, per conoscere donne, ma lui pensava che la palestra fosse la scelta migliore ma poi constatò di persona che là le ragazze non filano nessuno tranne se stesse e gli istruttori. Dunque il tempo passato in palestra era del tutto inutile per il suo scopo, che non era quello di farsi i muscoli, visto che già li aveva.

  13. Alessandro 11 giugno 2021 a 14:42 #

    Ciao, quello che hai scritto è esattamente quello che provo e sto vivendo io ma al maschile. Ci vuole veramente coraggio a vivere una vita così. Ok, bello avere una stabilità economica, ok bello non avere nessuno che ti rompa le scatole, e ok pure meglio soli che male accompagnati, Però, vuoi mettere trovare il partner che ti piace e a cui piaci e trovare la felicità? Sapere che quando vai a casa trovi un’altra persona che non è perfetta proprio come te (chi è perfetto? Direi nessuno) ma che sai che ti vuole bene, ti stima e ti incoraggia? Con la quale puoi fare dei progetti insieme? A me tutti dicono: “Chi sta meglio di te? Sei libero, spensierato, hai soldi, hai tutto”. Peccato che finora la vita non mi ha dato la cosa più importante: farmi trovare l’amore. E, credetemi, quando vedo una coppia per strada mano nella mano, magari con figli, un pò la invidio. A patto però che il loro sia vero amore e non, invece, una coppia di facciata per far vedere agli altri che sono in coppia, per poi, quando sono a casa, litigare di brutto magari in presenza dei bambini o farsi le corna. C’è l’80% di coppie purtroppo che sono messe così. Cosa che io non accetterò mai.

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